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Le spiegava, Jason, nell’Eterno Presente tutto esiste, tutto è già stato creato: il gioco inarrestabile delle infinite combinazioni porta necessariamente a innumerevoli universi dove accadono tutti i possibili eventi; o meglio, dove ogni possibile evento non è che accada, semplicemente è lì ad aspettarci, e noi non facciamo altro che incontrarlo al nostro passaggio… Come in un gioco di riflessi fra specchi che si fronteggiano, vi sono infiniti universi ed innumerevoli mondi in cui siamo esistiti, esistiamo, esisteremo; in forme simili a questa, proprio con questo corpo, questa testa, questo cuore, conducendo una vita perfettamente identica; oppure assolutamente diversa; oppure, forse, differente per un solo gesto, un solo pensiero, un solo istante. Secolari concetti mostrano per questa via la loro sottile fragilità: io e altro, esistenza e morte, felicità e sofferenza, amore e odio, bene e male… Jason intuiva la nullità di una singola esistenza, e quanta presunzione nasconda una parola tanto amata: libertà. Quale importanza può avere una mia azione, un’azione che infinite volte ho già compiuto, ma che altrettante volte io stesso ho scartato, contraddetto, sconfessato? E quale importanza, dunque, può avere una singola vita, mera sequenza di azioni casuali e di per sé insignificanti? Dove sta dunque il libero arbitrio dell’individuo? Giacché ogni uomo è tutto e al tempo stesso è niente: ogni uomo è a un tempo dannato e eletto, abietto e santo, eccelso e infimo: solo la somma di infinite esistenze, solo il Tutto può avere importanza. È poi così terribile il Robespierre che eternamente risorge, eternamente invocato dai francesi e alzato sugli scudi affinché egli possa tagliare le loro stesse teste? Per ogni Robespierre macellaio, ve ne sono infiniti altri che riattaccherebbero le ali a una mosca. E poi non è la lama a muoversi, semplicemente la lama è lì: sono i francesi che ciclicamente la incontrano al loro passaggio, e piegano la cervice, e vi si gettano ansiosi di provarne il taglio; ma non si tema: per quante teste cadano, innumerevoli altre ancora cadranno senza che nessuna vada perduta...